La bibliografia di questo mese non è dedicata ad un genere o ad uno scrittore, bensì ad una stagione: l’inverno. La selezione di romanzi scelta per questa proposta vede direttamente o indirettamente la stagione fredda come importante elemento d’ispirazione. Il ghiaccio e le tempeste di neve possono diventare elementi portanti ai fini narrativi, come nel caso dei “thriller d’isolamento”, dove l’impossibilità di movimento e comunicazione generano un claustrofobico senso di angoscia, o possono essere semplicemente degli amplificatori per un’atmosfera che porti l’immaginazione in luoghi e situazioni dall’indubbio fascino poetico e, spesso, romantico. Questa bibliografia vuole essere un punto di riflessione su quanto l’ambientazione stagionale possa influire in maniera determinante sulle emozioni suscitate da un romanzo e su come spesso la scelta di “cosa leggere” possa ricadere anche su elementi che vanno oltre la storia, il genere o lo scrittore, solitamente considerati i pilastri portanti delle preferenze di lettura.
Di seguito una selezione della biblioteca:
Nesbo, Jo - Sangue e neve (2015)
Follett, Ken - Nel bianco (2004)
Allende, Isabel - Oltre l’inverno (2017)
Bomann, Corina - Il fiore d’inverno (2017)
Hoeg, Peter - Il senso di Smilla per la neve (1992)
Holt, Anne - La tormenta (2021)
Corona, Mauro - Storia di neve (2008)
Jun’ichiro Tanizaki - Neve sottile (1936)
King, Stephen - Shining (1977)
Griffin, Martin - L’impostore (2023)